Una parte essenziale dell’inserimento ha a che fare con il rapporto umano che nasce tra imprenditore e neo assunto o tra staff ed executive. Per executive si intende il suo responsabile, dal quale riceverà ordini e con il quale si coordinerà. L’essere parte di un’azienda, se pur bene organizzata, non è sufficiente a far scattare la molla e farlo diventare immediatamente parte del team. A volte ti sarà capitato di vedere che qualcuno nel tuo staff non è sufficientemente motivato nonostante anni di collaborazione in azienda. Ogni persona, per poter dare il meglio di sé deve sentire di essere considerata un individuo prima di una unità produttiva. Per cui: come si fa a creare questa empatia che tirerà fuori il meglio dal lavoratore? Difficile esprimerlo in due parole, ma sicuramente ha a che fare con il generare un rapporto che sia un rapporto vero e non solo basato sulla richiesta di numeri. A volte un sincero interesse e una cura nel comprendere le vere difficoltà o i progetti può sortire un effetto grandioso in termini di motivazione. La domanda a cui devi rispondere è: questo staff sarebbe disposto a produrre se non ci fosse qualcuno a puntargli contro la baionetta? Se la tua risposta è un “non lo so”, ti trovi di fronte a qualcuno che è in azienda solo per il proprio sostentamento e scoprirai che probabilmente nessuno si è mai preso la briga di capire quali siano le sue aspirazione e cosa desideri veramente. Adesso lo sai, le persone non sono esseri che si auto-motivano così facilmente, hanno bisogno di cura, ascolto e comunicazione. Se hai centrato in pieno l’obiettivo faranno tutto per l’azienda metteranno a disposizione il loro talento, ma ricorda che in primo luogo lo faranno per te. Non è forse questa la vera leadership?