Inserire personale nuovo in azienda è una vera e propria attività che deve essere fatta con cura. Riuscire a programmare e organizzare l’avvio lavorativo di un collaboratore nuovo ha un valore inestimabile sia per la sua produttività immediata che per l’andamento futuro.
“Il buon dì si vede dal mattino” si traduce in “un buon avvio renderà il nuovo collega uno staff produttivo”.
Secondo un sondaggio americano un nuovo impiegato decide se innamorarsi dell’azienda nei primi tre mesi di attività. Che si traduce nel fatto che un impiegato sarà un vero membro del team, proattivo e partecipativo grazie al lavoro che verrà svolto all’inizio del suo periodo. Sappiamo che spesso la prima impressione è quella che conta, e saper organizzare una formazione introduttiva, affiancandogli un mentore e orientandolo nel gruppo descrivendogli esattamente cosa ci si aspetta da lui, può avere un risultato super efficace. Di contro un inserimento incerto, confuso, aspettandosi che lui sappia già come muoversi, lasciando che tutti diano delle indicazioni e che magari ancora non si sia provveduti a capire bene il suo utilizzo, renderà le sue prestazioni incerte e inefficaci. L’ “onboarding” così viene chiamato negli Stati Uniti è un vero e proprio processo di educazione e affiliazione che otterrà il massimo coinvolgimento e la massima produttività.